BarKessa nasce dalla passione e dall’amicizia di Gigi e Gian che hanno condiviso, nel corso degli anni, esperienze lavorative e di vita.
Nella BarKessa Gigi e Gian ti accompagneranno alla scoperta dei profumi e dei sapori, della storia, delle tradizioni e dei costumi di terre raffinate ed eccelse. Ti consiglieranno prodotti di alta qualità, luoghi incantevoli, come paesaggi suggestivi, ristoranti tipici o meravigliose strutture in cui pernottare, il tutto con la garanzia di poter scoprire ed assaporare la qualità della vita della provincia Italiana.
Il baccalà alla vicentina è la ricetta simbolo della città di Vicenza. Un piatto conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, grazie alla sua semplicità e al suo inconfondibile sapore. Ma come e quando è nato il modo di cucinare il baccalà nella maniera più conosciuta al mondo?
E’ noto che il baccalà lotta con Palladio per conquistare il trono di simbolo della città di Vicenza nel mondo. A Rost, una delle più sperdute fra le isole Lofoten al largo della Norvegia, più di quattro secoli fa, naufragò la spedizione agli ordini dl capitano veneziano Pietro Querini e lì, per un singolare effetto a lungo termine di quello sbarco avventuroso, oggi hanno Vicenza nel cuore. Il merito è degli stoccafissi che capitan Querini portò con sé rientrando a casa e che a illuminati gastronomi vicentini ispirarono, previo opportuno trattamento, la nascita del piatto chiamato Baccalà, raccomandabile con polenta.
I vicentini videro nello stoccafisso una alternativa al costoso pesce fresco, oltretutto facilmente deperibile. Nell’ottobre del 1580, all’aprirsi dell’era palladiana, arriva a Vicenza Michel de Montaigne; Vicenza gli appare come una “grande città piena di palazzi gentilizi”, ma niente di più. Nel suo celebre “Journal de Voyage eh Italie” lascia un mediocre appunto su Vicenza, ma il suo entusiasmo letterario riprende fuoco solo per un pranzo in cui era incluso il famoso “piatto nazionale” dei vicentini: il Baccalà.
E’ corretto fare una distinzione: i vicentini chiamano lo stoccafisso con il nome di Bacalà (con una c solamente), perché a Vicenza quando si parla di Baccalà (con due c) ci si riferisce a quello salato no a quello secco. Pertanto lavorando e parlando del pesce secco, i vicentini lo chiamano Bacalà, altrimenti per baccalà si intenderebbe il pesce fresco e salato. Perciò ricordate: per i vicentini si usa dire ” Bacalà alla vicentina”.
LA RICETTA
Ingredienti per 12 persone:
1 kg di stoccafisso secco
250/300 g di cipolle
1/2 l di olio extravergine di oliva
3 sarde sotto sale
1/2 l di latte fresco
poca farina bianca
50 g di formaggio grana grattugiato
un ciuffo di prezzemolo tritato
sale
pepe
Ammollare lo stoccafisso, già ben battuto, in acqua fredda, cambiandola ogni 4 ore per 2-3 giorni. Aprire il pesce per lungo, togliere la lisca e tutte le spine. Tagliarlo a pezzi. Affettare finemente le cipolle; rosolarle in tegamino con un bicchiere d’olio, aggiungere le sarde sotto sale tagliate a pezzetti; per ultimo, a fuoco spento, unite il prezzemolo tritato.
Infarinare i vari pezzi di stoccafisso, irrorati con il soffritto preparato, poi disporli uno accanto all’altro, in un tegame di cotto o alluminio oppure in una pirofila (sul cui fondo si sarà versata qualche cucchiaiata di soffritto); ricoprire il pesce con il resto del soffritto, aggiungendo anche il latte, il grana grattugiato, il sale, il pepe.
Unire l’olio fino a ricoprire tutti i pezzi, livellandoli.
Cuocere a fuoco molto dolce per circa 4 ore e mezzo, muovendo ogni tanto il recipiente in senso rotatorio, senza mai mescolare.
Questa fase di cottura, in termine “vicentino” si chiama “pipare”.
Solamente l’esperienza saprà definire l’esatta cottura dello stoccafisso che, da esemplare ad esemplare, può differire di consistenza.
Il bacalà alla vicentina è ottimo anche dopo un riposo di 12/24 ore. Servire con polenta.
Meraviglioso itinerario di Maria suddiviso in tre tappe…
PRIMA TAPPA – DA CHIAMPO A MASON DI MONTEBELLO (domenica 14)
RITROVO: ore 8.20 davanti alla Grotta di Lourdes dentro il Convento Francescano a Chiampo
ARRIVO: Mason di Montebello – incrocio con statale 11
Prenotazione obbligatoria
COSTO: € 5.00
GUIDA: Lucio Penzo, presidente Consorzio Pro Loco Colli Berici e altri Animatori Locali
Totale km: 14
Durata: 3,5 ore senza soste importanti
Difficoltà: media la prima parte, facile la seconda
Dopo aver parcheggiato davanti al Convento dei Frati Francescani, entreremo nella zona sacra dandoci appuntamento davanti alla Grotta di Lourdes, opera del Beato Fra Claudio, per una preghiera e per partire tutti assieme. Ci incammineremo lungo il viale di cipressi fino alla sommità dove prenderemo il Sentiero delle Marogne. Passate tre contrade si arriverà all’Agriturismo “Celestina”, poi più avanti
all’Agriturismo “Gasparin” per arrivare alla chiesetta di S. Margherita. Dopo l’agriturismo “La Fenice” si arriverà in località Durello (da cui il nome del vino e della Strada). Passate altre tre piccole contrade si
arriverà davanti al Cippo di Sorio di Gambellara che commemora una battaglia della 3^ Guerra di Indipendenza Italiana. Da lì scenderemo ancora fino a Mason di Montebello dove davanti al vecchio complesso dei Templari finirà la prima tappa.
A disposizione pulmino per rientro autisti.
Al termine piccolo buffet offerto dal Consorzio Pro Loco Colli Berici.
SECONDA TAPPA – DA MASON DI MONTEBELLO A SAN DANIELE DI LONIGO (domenica 21)
RITROVO: ore 8.20 a Mason di Montebello, lato statale 11 per parcheggio
ARRIVO: Piazzale Convento di S. Daniele a Lonigo
Prenotazione obbligatoria
COSTO: € 5.00
GUIDA: Lucio Penzo, presidente Consorzio Pro Loco Colli Berici e altri Animatori locali
Totale km: 11,50
Durata: 3 ore
Difficoltà: facile
Da Mason si passa il ponte sul torrente Chiampo e con altri ponti e sottopassi l’autostrada, la ferrovia e la statale. Dopo località Canova e Agriturismo Palazzetto Ardi si prende la vecchia linea ferroviaria di Locara ora divenuta una splendida carrareccia. Di li sempre diritti si giungerà al Santuario della Madonna dei Miracoli a Madonna di Lonigo dove oltre all’affresco miracoloso ammireremo gli altri tesori artistici. Ripartiti, percorreremo la pista ciclopedonale che ci porterà al centro di Lonigo, che attraverseremo prendendo la direzione di S. Daniele dove sorge il Convento Francescano, tappa ultima della nostra escursione.
A disposizione pulmino per rientro autisti.
Al termine piccolo buffet offerto da Pro Loco Lonigo e/o Consorzio Pro Loco Colli Berici Basso Vicentino.
TERZA TAPPA (parziale) – DA LONIGO A SPIAZZO DI GRANCONA (domenica 28)
RITROVO: ore 8.20 – Piazzale del Convento di S. Danieledi Lonigo
ARRIVO: Chiesa parrocchiale a Spiazzo di Grancona
Prenotazione obbligatoria
COSTO: € 5.00
GUIDA: Lucio Penzo, presidente Consorzio Pro Loco Colli Berici e altri Animatori locali
Totale km: 10
Durata: 3,5 ore senza soste importanti
Difficoltà: media
Saliremo con direzione Acque di Lonigo, per Via Scaranto. Devieremo per Monte Calonge giungendo prima al piccolo Altopiano Busa Giaretta e poi a Monte Cocco. Infine scenderemo per Strada Ginepra per giungere a Spiazzo di Grancona dove nella chiesa parrocchiale (del XVII sec.) potremo ammirare (se aperta), la Pala della Vergine Addolorata attribuita a Battista da Vicenza (1410-1420).
A disposizione pulmino per rientro autisti.
Al termine piccolo buffet offerto dalla Pro Loco Val Liona e/o Consorzio Pro Loco Colli Berici.
Passeggiata a piedi, durata ore 3.30 ca.
RITROVO: ore 8.30 in Piazza Mazzaretto a Lumignano
Prenotazione obbligatoria – mezzi propri
COSTO: € 7.00
GUIDA: Guida dell’Associazione Speleo Proteo Vicenza, a cura della Pro Loco di Longare
Difficoltà: media
Percorreremo i sentieri 2 e 3 che portano all’eremo, salendo in quota per raggiungere questo gioiello incastonato nella scogliera oligocenica. Lungo il percorso ammireremo lo spettacolo che la natura autunnale ci regala in questo periodo oltre ad uno straordinario panorama mozzafiato, con la pianura sottostante, i covoli e le cenge di natura carsica. Dopo la visita all’eremo, ripercorreremo i sentieri sino al luogo di partenza. La bellezza dell’intero percorso ci farà capire perché questi luoghi, seppur impervi, siano stati abitati da antiche popolazioni ben prima dei monaci, come stanno a dimostrare le antiche iscrizioni tutt´oggi visibili e le 13 tombe scavate nella roccia, risalenti al VI e IX secolo.
Al termine piccolo buffet offerto dalla Pro Loco Longare e/o dal Consorzio Pro Loco Colli Berici.
In bici con il grande architetto da Montebello ad Agugliaro.
Biciclettata di km 50 (andata) + km 25 (ritorno), durata intera giornata. RITROVO: ore 8.50 presso Stazione FS di Montebello
Prenotazione obbligatoria – mezzi propri
COSTO: € 10.00 + eventuali € 8.00 per noleggio biciclette
GUIDA: Lucio Penzo, presidente Consorzio Pro Loco
Colli Berici
Difficoltà: medio-facile
Questo itinerario è stato pensato per gli amanti della bicicletta e dell’arte. Filo conduttore è Andrea Palladio che ci porterà alla scoperta di alcune delle sue creazioni architettoniche più spettacolari, accompagnati dal lento scorrere di alcuni corsi d’acqua. Montati in sella pedaleremo sull’argine sinistro del Guà sino ad arrivare alle Barchesse di Villa Trissino (1567), con visita degli esterni. Passando quindi per Meledo raggiungeremo a Bagnolo il nostro secondo tesoro palladiano: Villa Pisani-Bonetti (1542), anch’essa con visita degli esterni. Lasciato il Guà imboccheremo Strada Spessa, lungo la quale ammireremo Chiesa e Villa Bevilacqua, per poi continuare a pedalare lungo gli argini del Ronego sino alla terza tappa del nostro percorso: Villa Pojana (1546), di cui ammireremo gli esterni. Ripreso il corso del Ronego, passeremo per Caselle e Saline sino a raggiungere Villa Saraceno (1548) a Finale di Agugliaro (visita esterni). Qui ci fermeremo anche per la sosta buffet rinforzato offerto dal Consorzio Pro Loco Colli Berici. Una volta rifocillati, il ritorno è libero, in bicicletta oppure a disposizione ci sarà un pulmino per gli autisti. Per chi ha noleggiato la bicicletta, la riconsegna sarà effettuata ad Agugliaro, con servizio di rientro al luogo di partenza con pulmino.
Su preventiva richiesta, possibilità di noleggio bici fino ad esaurimento.
Dove Giotto e Dante dialogano con Scrovegni e Jacopina d’Este.
RITROVO: ore 17.45 al Parcheggio Piazzale Boschetti, Via Trieste 43 Padova
Prenotazione obbligatoria entro il 07 settembre.
Max 25 persone
COSTO: € 20.00 per visita animata
GUIDA: A cura del Consorzio Pro Loco Colli Berici e VisiteAnimate
Nuove sperimentazioni per Visite Animate sotto le Stelle, esclusivamente in fascia serale. Giotto e Dante, Enrico Scrovegni e la moglie Jacopina d’Este, fino ad alcune figure dipinte dal pittore, prendono vita in questo insolito viaggio tra affreschi e laude drammatiche, tra le Storie della Salvezza e la Divina Commedia. Con questa visita animata ti faremo diventare protagonista di un viaggio tanto intenso e strabiliante quanto la vita di chi lo ha percorso, immersi nella straordinaria atmosfera della Cappella degli Scrovegni.
Salendo con gli impianti da Canazei e da Campitello di arriva nel mezzo di uno scenario mozzafiato, circanti dal gruppo del Sassolungo, dal gruppo del Sella con il Sass Pordoi, e dalla maestosa Marmolada. E’ possibile accedere a molteplici escursioni a piedi. Il panorama è di raro splendore, con scenari incomparabili.
COL RODELLA
E’ il più bel balcone panoramico della Val di Fassa sui Gruppi Dolomitici più famosi: Sassolungo Marmolada Latemar e Catinaccio. Il Col ROdella è anche un punto geometricamente molto interessante per la particolare conformazione rocciosa, che si può vedere già dall’arrivo della funivia. Inoltre ben visibile anche il Sassolungo nato come atollo corallino, alto 3172 m., emerge dalla balconata prativa che lo attornia come una cattedrale dell’architettura gotica.
LA FUNIVIA DEL SASS PORDOI
E’ stata realizzata nel 1962 dall’intuizione della signora Maria Piaz-Dezulian. E’ possibile visitare il museo fotografico presso la partenza della funivia al PassoPordoi. La funivia nel tempo è stata sempre riammodernata, ora ciascuna cabina ha una capienza di 55 persone; in soli 4 minuti dal Passo Pordoi a 2239 m. si arriva a ai 2950 m. del Sass Pordoi.
Una volta raggiunto il rifugio Maria potrete degustare i piatti e i dolci tipici della tradizione e della cucina dolomitica.
La funivia è aperta da maggio a ottobre e da dicembre ad aprile.
Per avere maggiori informazioni:
Funivia Sass Pordoi: tel 0462601130, info@canazei.org
Da Acque di Grancona fino a Vo’ Vecchio, un meraviglioso percorso ciclabile per trascorrere una giornata all’insegna dello sport e della natura.
Passeggiata a piedi, durata ore 3.30 ca.
RITROVO: ore 14.50 presso il parcheggio della chiesa di Villa del Ferro
Prenotazione obbligatoria – mezzi propri
COSTO: € 10.00
GUIDA: Ilaria Marobin, animatrice del territorio del Consorzio Colli Berici e Accompagnatrice turistica
Un pomeriggio per andare alla scoperta di tre tesori della Val Liona. Partiremo dalla Parrocchiale di San Germano dei Berici, ricordata già dal XIII secolo, con la sua pala di G. B. Pittoni (1687-1767). Ci sposteremo quindi a Villa Ca’ Vajenta, con la sua barchessa a settearchi attribuita al Muttoni (inizio XVII sec.) ed il suo Oratorio dedicato a Sant’Antonio da Padova (idem). Infine ci sposteremo all’Oratorio di San Lorenzo detto “della Cesola”, antica chiesetta del 1.000 circa con, al suo interno, la Madonna della Seggiola (1.200-1.300).
Al termine piccolo buffet offerto dalla Pro Loco Val Liona e/o dal Consorzio Pro Loco Colli Berici.
Seguendo i corsi d’acqua di Vicenza per scoprire una nuova prospettiva della città
Visita guidata, durata ore 3.30 ca.
RITROVO: ore 14.20 in Piazza Matteotti, Vicenza
Prenotazione obbligatoria – mezzi propri.
COSTO: € 7.00
GUIDA: Franco Crivellaro – animatore del territorio Comitato UNPLI Vicenza
Partendo da Palazzo Chiericati nella storica Piazza dell’Isola, si seguirà l’alveo dell’antico ramo secondario del Bacchiglione fino a Ponte degli Angeli, si proseguirà verso via Giuriolo per vedere l’antica confluenza dei due fiumi al Ponte delle Barche e da qui si seguirà il corso del Retrone dirigendosi prima a Ponte S. Michele e poi a Ponte S. Paolo. Infine si raggiungerà Ponte Furo e dopo una breve digressione sul Campo Marzio e sui nuovi ponti di epoca moderna si tornerà al luogo d’origine.
Al termine piccolo buffet offerto da UNPLI Vicenza.
Un viaggio in punta di piedi nella dimora di Francesco Petrarca;
attraversando storia, letteratura, teatro ed emozione
scopriremo l’anima di un uomo che aveva fatto della Letteratura la sua unica missione.
RITROVO: ore 15.15 al Parcheggio (a pagamento)
di Via Ventolone, Arquà Petrarca
Prenotazione obbligatoria entro il 20 aprile.
COSTO: € 18.00 per soci Pro Loco con UNPLI card, € 20.00 per simpatizzanti
GUIDA: VisiteAnimate
Le VISITE ANIMATE® sono rappresentazioni itineranti, multisensoriali ed interattive, che introducono alla scoperta del carattere storico, artistico, culturale di un luogo o di un monumento. Testi originali recitati da attori professionisti, veri e propri spettacoli teatrali in costume la cui scenografia è il monumento stesso. Le minuziose stesure drammaturgiche, che si avvalgono di consulenze storico-scientifiche da parte di autorevoli studiosi, non rinunciano comunque al carattere leggero e alla portata di tutti.
Tra il giardino, il brolo e le suggestive stanze della casa scorrono i ricordi del poeta, appaiono le figure femminili che segnano la sua esistenza, le parole e i versi immortali si affidano alla voce degli attori, in uno dei più antichi e suggestivi borghi italiani, Arquà.
Cinque, sei stanze o poco più, in un itinerario che passa per le Metamorfosi, per un giardino dalle insenature labirintiche e una vista mozzafiato: per vivere e respirare insieme al poeta.
A seguire breve visita libera del borgo e aperitivo offerto dal Consorzio Pro Loco Colli Berici.
…..alla scoperta di Villa Ca’ Erizzo Luca e della Chiesa di San Francesco.
RITROVO: ore 14.50 all’ingresso di Villa Ca’ Erizzo (via Ca’ Erizzo) a Bassano
Prenotazione obbligatoria – mezzi propri.
COSTO: € 10.00 compresi ingressi
GUIDA: Grazia Boschetti, animatrice del territorio del Consorzio Colli Berici e di Italia Nostra
Bassano del Grappa, allo sbocco del fiume Brenta dalle montagne, fu nel 1917-1918 punto di massima resistenza contro i reiterati tentativi austro-ungarici di irrompere nella Piana veneta e travolgere lo schieramento italiano. Poco a nord dal celebre ponte in legno del Palladio, sulla riva est del fiume, sorge Ca’ Erizzo, un’elegante struttura del ‘400, con successivi rifacimenti e abbellimenti. Nel 1918 la villa fu residenza della Sezione Uno delle ambulanze della Croce Rossa Americana. Tra i volontari autisti c’era anche Ernest Hemingway, il cui racconto MS 843 del 1919 intitolato “The Woppian Way” o “The passing of Pickles Mc-Carty” prende le mosse proprio da Ca’ Erizzo e dagli Arditi ch’erano ivi pure accantonati. In una parte del complesso, restaurato con intelligenza dall’attuale proprietario dott. Renato Luca, ha sede il Museo Hemingway e della Grande Guerra, che visiteremo. Il pomeriggio continuerà con la visita alla Chiesa di San Francesco, del XII sec., voluta dagli Ezzelini e contenente diverse opere di curioso valore.